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Santa Giusta, una basilica ammirata dai non vedenti

4 dicembre 2009

Una voce elettronica racconta la storia e gli aspetti architettonici di uno dei più importanti monumenti ecclesiali della Sardegna.
Oltre ai ripidi gradini del sagrato non ci sono altre barriere. Neppure per i non vedenti che da ieri possono godersi le bellezze artistiche e architettoniche della basilica romanica di Santa Giusta. A guidarli nelle visita c'è una voce elettronica che racconta la storia di uno dei più importanti monumenti ecclesiali della Sardegna, che illustra tutti i particolari costruttivi delle navate e le principali opere d'arte custodite nelle cappelle.
La basilica di Santa Giusta è l'unica chiesa in Italia a essere dotata di una guida per i non vedenti. Tutto merito di un sofisticato impianto a raggi infrarossi collegato a un palmare che viene consegnato ai disabili all'ingresso: un sistema che consente di verificare la posizione del visitatore e che, oltre a consigliare i movimenti per evitare di inciampare, è in grado di illustrare tutto quello che è possibile ammirare all'interno della chiesa. Nella navata centrale, nelle cappelle e anche nella cripta sono stati installati otto potentissimi sensori (invisibili) che intercettano la posizione del disabile e lo accompagnano nel tour. «Per realizzare questo sistema abbiamo sfruttato la tecnologia Rfid, usata per la prima volta nella Seconda guerra mondiale per identificare gli aerei nemici - spiega l'ingegnere informativo Roberto Muller - Il giro guidato dall'impianto a raggi infrarossi all'interno della chiesa dura circa trenta minuti e consente al visitatore non vedente di ave re tutte le informazioni turistiche, storiche e culturali che riguardano la grande basilica di Santa Giusta». All'ingresso della chiesa la guida virtuale comincia a parlare. E prima di iniziare il tour tra le cappelle, i visitatori non vedenti possono toccare con mano il plastico che riproduce in miniatura tutti i particolari della basilica romanica. «Questo percorso è un sistema di grande sperimentazione tecnologica rientra nell'ambito di un progetto più ampio sul turismo assistito per disabili e ci permette di assicurare l'accesso al monumento ai non vedenti - sottolinea Alessandro Faticoni, rappresentante della società che ha realizzato l'impianto - Tutto senza provocare alcun tipo di impatto all'interno della chiesa».
Ieri l'inaugurazione, non a caso nella giornata internazionale dedicata ai diritti dei disabili. «La nostra chiesa diventa il simbolo della fruizione libera e autonoma della cultura anche da parte dei disabili - commenta il sindaco di Santa Giusta, Antonello Figus - Con questo sistema siamo riusciti con successo ad abbattere le barriere architettoniche e ad affermare il ruolo essenziale dei luoghi di culto e di cultura nella coesione sociale».

Tratto da L'Unione Sarda del 04-12-2009
 

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