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Per una nuova stagione all'’insegna della partecipazione responsabile

14 marzo 2014

«Caro presidente Pigliaru,
abbiamo partecipato attivamente al dibattito e al confronto della recente campagna elettorale per l’elezione del Consiglio Regionale, svolta in Sardegna, impegnandoci nella definizione di proposte coerenti e credibili per tutti gli aspetti della società aventi ricadute nella nostra vita quotidiana. Ci siamo perciò rivolti con una lettera aperta (che alleghiamo) nella convinzione che le nostre proposte potessero essere terreno fertile per qualificare la qualità sociale e la dignità di tutti i cittadini sardi.
Nel sottolineare la nostra piena disponibilità all’elaborazione di programmi e di scelte condivise per un buon governo della Sardegna, proponiamo che da subito si adottino decisioni che non hanno costi finanziari ma assumono una grande valenza strategica per il rilancio della programmazione e della partecipazione.
C’è bisogno di ricreare un clima positivo e propositivo per mettere a frutto tutte le intelligenze e le interessanti esperienze che molte organizzazioni dei disabili e gli operatori hanno condotto in questi anni. Coinvolgere e responsabilizzare tutte le forze disponibili nel perseguimento di obiettivi avanzati e qualificanti, è un passaggio doveroso e di sicuro risultato.
Ecco perché per i primi quattro mesi Le suggeriamo alcune azioni strategiche.
Innanzitutto proponiamo la costituzione della Consulta regionale per le disabilità (l.r. 7/08). Sarebbe un atto doveroso verso lo stesso Consiglio regionale che ha, a suo tempo, approvato la legge. Sarebbe il primo esempio in Italia perché la consulta sarà presieduta dallo stesso presidente della Regione Sardegna, assicurando il carattere generale e universalistico delle scelte programmatiche.
L’attivazione della consulta regionale sulle disabilità dovrà essere coerente e armonizzata con la prossima costituzione della Commissione regionale per la programmazione dei servizi integrati anch’essa di nuova costituzione e ferma nel cassetto da ben 8 anni!(l.r. 23/2005)
Costruire la sinergia fra i due organismi regionali potrà essere una grande opportunità per perseguire la cultura dei servizi integrati, per organizzare servizi e strutture diffuse nel territorio, partecipati e soprattutto a carattere universalistico. Ciò consentirebbe una maggiore sinergia con i servizi comunali e con i servizi socio-educativi e formativi con ricaduta positiva sui progetti personalizzati riprogrammati su base triennale.
Vanno peraltro a scadenza le commissioni regionali per il diritto al lavoro (l.r. 20/2002) e il comitato per la programmazione dei fondi europei (FSE). Nei tre anni di attività nel comitato di gestione dei fondi per il diritto al lavoro delle persone con disabilità, ci siamo fortemente impegnati sia per il recepimento della legge 68/99 (Diritto al lavoro per le persone con disabilità) ed abbiamo partecipato all’elaborazione di diversi provvedimenti per i tirocini e la formazione professionale che ora devono trovare attuazione nel territorio regionale.
In questa direzione abbiamo potuto, in diverse occasioni, sperimentare la grande incisività derivante dal coordinamento con i programmi europei, anche se sul tema Europa dobbiamo sviluppare una maggiore attenzione alle iniziative europee che vengono articolate nei diversi programmi di settore.
Noi ci fermiamo qui. Riteniamo di aver messo in evidenza, per un buon lavoro, non un percorso economicamente dispendioso, ma una proposta di impegno destinata a produrre buoni frutti e gratificanti soddisfazioni.
Come può notare, noi siamo pronti e soprattutto contenti di mettere a disposizione della Sardegna le nostre risorse umane ed intellettuali all’insegna dell'azione volontaria che si gratificherà delle conquiste che insieme costruiremo. Ne trarrà giovamento la Sardegna e con essa rinasceranno le speranze per una vita dignitosa e solidale.

Cagliari, 14 marzo 2014
Alfio Desogus
Presidente Federazione Italiana Superamento Handicap, Fish-Sardegna onlus
 

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