Associazione ciechi ipovedenti retinopatici sardi
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13 settembre 2011
Nei giorni scorsi i rappresentanti della Federazione Italiana Superamento Handicap (Fish-Sardegna) e la Federazione delle Associazioni Nazionali Disabili (FAND-Sardegna), si sono incontrati a Cagliari ed hanno discusso i temi e i problemi derivanti dagli ultimi provvedimenti nazionali in materia di manovra economica e finanziaria e i temi legati alle prevedibili ricadute sulla Regione Autonoma Sardegna e i cittadini sardi.
Gli intervenuti all’incontro, condividono il documento approvato a livello nazionale fra le due federazioni e promuovono la mobilitazione delle organizzazioni e delle associazioni operanti in Sardegna per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sarda sulle pesanti ricadute, sui tagli e sul rischio di depotenziamento o ridimensionamento di servizi essenziali.
I provvedimenti restrittivi, previsti dai due recenti decreti, andranno a colpire tutte le fasce della popolazione ma soprattutto quelle più deboli come anziani, disabili e non autosufficienti.
Le due federazioni sarde, pertanto, daranno vita a iniziative immediate rivolte innanzitutto alle istituzioni, ai parlamentari sardi e alle forze politiche presenti in Consiglio regionale; alla cittadinanza, alle organizzazioni delle autonomie locali e alle associazioni che intendono opporsi alle scelte punitive e ideologiche che colpiscono i cittadini che hanno sempre adempiuto agli obblighi fiscali e che ora si vedono tartassati e additati come i responsabili della crisi economico-finanziaria.
Colpire il settore dell’assistenza sociale, che costituisce appena il 4% della spesa del bilancio italiano, è la conseguenza di una campagna che ha inteso costituire un nuovo stigma delle persone con disabilità e che riporta indietro ad una concezione che si riteneva superata, secondo la quale la spesa nei servizi sociali è un lusso se non uno spreco.
Contro queste campagne denigratorie, strumentali e punitive, le due federazioni intendono avanzare proposte serie, concrete e condivisibili a partire dalla prossima ripresa dei lavori parlamentari e delle istituzioni regionali.
In particolare, le due federazioni promuoveranno riunioni fra le rispettive organizzazioni e avanzeranno la richiesta di incontri per avviare a soluzione numerosi problemi che ormai quotidianamente affliggono i cittadini disabili sardi.
C’è urgenza di mettere mano ai progetti personalizzati, di rilanciare il processo di programmazione dei servizi integrati. C’è da sostenere la piena fruizione del diritto allo studio, alla mobilità, alla cultura e del diritto al lavoro.
Cagliari, 31 agosto 2011